La morte addosso - GLOBO TEATRO FESTIVAL

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I Ediz 2014 > Spettacoli I Edizione Estiva

DOMENICA 31 AGOSTO ORE 22:30
Italia 80'

La morte addosso
di Domenico Loddo e Maria Milasi
regia
Americo Melchionda
con Alfa
Maria Milasi Omega Kristina Mravcova

disegno Luci Guillermo Salazar
scenografia Luigi Maria Catanoso
produzione: Officine Arti
www.officinearti.it


Sinossi
Due sconosciute si incontrano su una panchina. Alfa aspetta un bus o forse un treno. Omega una persona con un vestito rosso che potrebbe dare una svolta alla sua vita.
Una nota de-nota l’intento, con-nota il significato, tenta una via d’uscita, una fuga, dall’inspiegabile. Ma può una parola spiegarne un’altra? Come se da sola non bastasse a se stessa, risultando inadeguata al proprio significato. Le parole sono segni segnati o pronunciati, forme conficcate in un foglio o naufragate in un tozzo d’aria, a disvelare misteri ed emozioni, o, ancora meglio, a stanare il mistero di una emozione.
La morte addosso parte da un titolo ed un assunto pirandelliano, ma poi diventa cosa altra, piccolo contenuto di spazio con un grande contenuto di tempo, là dove il tempo è sostanza e lo spazio dominio. Questo testo nasce come territorio maschile, un testo-sterone, ma poi vira e si (e)vira su coordinate femminee, così che ad ogni rigo fa capolino una identità femminile che si insinua tra gli spazi bianchi del racconto, e lo ispira, lo dirige, lo arricchisce, e più d’ogn’altra cosa, lo rende vero. Scrivere a quattro mani equivale alla concitata pratica dell’autoerotismo con un intruso tra le parti (intime), e non sai mai dove comincia uno e finisce l’altra, come un Alfa e una Omega che si scambiano i ruoli, fino a condividerne la sorte: "Alfa e Omega come l’inizio e la fine di cosa?".
Il teatro ha finito col reclamare questo testo, cucito addosso alle due attrici come un sarto chino sopra le trame del fato, a imbastire drammaturgie di sorrisi e lacrime. Una fermata sperduta testimonia lo smarrimento di queste due esistenze in rovina, sospese tra le tenebre della notte e un’alba che forse non arriverà più, come due piccoli segni d’inchiostro mischiati a quel grande scarabocchio che è l’esistenza, tragiche eroine archetipo di una umanità in parossistica migrazione senza meta, dove ogni singolo individuo cerca il proprio ruolo al centro del palcoscenico o anche su una sedia vuota tra il pubblico, accontentandosi persino di stare in piedi dopo l’ultima fila, per non ritrovarsi chiusi fuori dal teatro, nel gelo siderale di un capolinea senza speranza.

Maria Milasi
Nata a Reggio Calabria si diploma nel 1997 come attrice concludendo  gli studi triennali dell’Accademia D’Arte Drammatica della Calabria (Palmi) con la direzione artistica di Luciano Lucignani (tra i docenti Gianni Diotaiuti, Graziano Giusti, Franco Però, Aljandra Manini, Luciano Lucignani, M.T. Di Clemente, P. Burczyk, Stefano Marcucci, E.Siravo, G.Conversano). Partecipa a stage per attori e registi presso l’Accademia D’Arte Drammatica di Varsavia (tra i docenti Ryszardo Olesinski, Jan Englert, Stanislaw Gòrka, Wanda Szczuka) e Vienna (con la direzione del clown Pierre Byland). Prosegue i suoi studi superando le selezioni nazionali di ammissione per la partecipazione ai seminari di specializzazione per attori e registi  diretti dal maestro russo Nicolaj Karpoff (Il giardino dei ciliegi) e dal maestro inglese Steven Berkoff (su Shakespeare) promossi dal Teatro Stabile Di Calabria diretto da Geppy Glejeses. Tra gli altri seminari di specializzazione: “ Pirandello tra Realtà e Finzione” diretto dal regista Walter Manfrè;  “I giardini d’inverno, strade perdute” diretto da Fabrizio Arcuri. Tra gli ultimi workshop “La Commedia dell’Arte” diretto da Michele Monetta. Partecipa come attrice a festival e rassegne teatrali tra cui: il ciclo delle rappresentazioni classiche di Siracusa e dell’Olimpico di Vicenza nello spettacolo “I sette contro Tebe” diretto dal regista francese Jean Pierre Vincent (prod. Inda); il Festival dei due Mari con la Fedra di Seneca regia di Panici (prod. Teatro Argot); il festival internazionale di Amsterdam e Berlino con il ruolo di Egle nella “Disputa” di Marivaux  regia di Franco Però e dell’argentina Alejandra Manini (prod. Accademia); il Festival Internazionale di Sibiu e Buenos Aires con “Lunga Notte di Medea” regia di Alvaro Piccardi (prod. Accademia);  la coproduzione tra Teatro Croato, Dramma  Italiano  di  Fiume e Stabile di Calabria in “Regine” di Carbone regia Nino Mangano; il Magna Graecia Teatro Festival (dir. artistica Giorgio Albertazzi) in cui interpreta il ruolo di Medea nello spettacolo “Lunga Notte di Medea” (2013) ed Elettra in “Elektra” di Hofmannsthal (2011) per la regia di Americo Melchionda etc. Tra i registi con cui ha lavorato: Roberto Guicciardini (Pigmalione di Shaw), Walter Manfrè (La Cerimonia di Manfridi, Le Confessioni,  La Giara,  Glauco e Scilla, Così è se vi pare), Mario Prosperi (Lisistrata), Marco Maltauro (teatro racconto), D.Venuti (Il Malato immaginario, i Parenti Terribili, Lamicaducori tratto da Vecchi Tempi di Pinter, Le Epoche ecc.), A. Melchionda (Elettra, L’orso e la proposta di Matrimonio, Processo a Gesù, Un Curioso Accidente), G.Leonetti (Casa di Bernarda Alba), Italo Zeus (Mimì che la vita racconta), F. Marzocchi (Le Troiane), Paolo Benvenuti (Stabat Mater), etc. Tra gli autori interpretati: Pirandello, Cechov, Aristofane, Joppolo, Eschilo, Shakespeare, Cocteau, Pinter, Goldoni, Molière, Hofmannsthal, Larreta, Loddo, Fabbri, Garcia Lorca, Alvaro etc. Nel 2008 è tra i fondatori in Calabria della compagnia Officine Jonike Arti. Tra gli  ultimi cortometraggi interpretati come attrice protagonista: L’Umanità Scalza/The  Barefoot  Humanity regia Americo  Melchionda, che  ottiene la Honorable Mention ai Los Angeles Movie Award, la Menzione della Giuria allo Shqip Film Festival, la miglior regia al New York Filmakers Festival, selezionato tra gli altri al 22nd Cinequest Film Festival (Silicon Valley - Oscar qualifying festival), unico cortometraggio italiano in competizione al prestigioso Asiana International Short Film Festival, in selezione ufficiale in numerosi festival (tra cui  Belize International Film festival, International Short Film Festival of Kerala), e il cortometraggio Fortino Lato Est regia Ilaria Ciavattini, in selezione ufficiale al Corto Helvetico al Femminile (Svizzera), al Sehnsüchte International Film Festival (Germania), FIFE (Casablanca, Marocco), Duka Fest (Bosnia), Arcipelago Film Festival etc. È tra i fondatori e coordinatrice artistica del Pentedattilo Film Festival.





Kristína Mravcova
Attrice di origine Slovacca, nel 2006 si laurea con il titolo Mgr.art. presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Bratislava in Slovacchia con 110 e lode, tra i suoi maestri Emilia Vasaryova, Peter Simun e Peter Mankovecky, prosegue ulteriormente il percorso di studi frequentando l’Università per Stranieri ‘Dante Alighieri’ di Reggio Calabria nel 2007 in cui consegue il titolo di Docente di lingua italiana per stranieri e la Scuola di Dizione d’Arte Drammatica. In parallelo lavora con i registi: R. Oleksak, M. Hriesik, M. Amsler, N.Costabile, W. Manfrè, A. Melchionda, V. Kollar, D.Loddo, B. Musolino, L. Kondon, E. Vasaryova, M.Vajdicka, V.Mores, F. Marzocchi ecc. Interpreta come attrice protagonista i personaggi di svariati autori, tra cui: A. P. Cechov, L. Pirandello, Euripide, H.V. Hofmannsthal, W. Shakespeare, O. Wilde, Elfriede Jelinek, C. Alvaro, Q. Tarantino, M. Ravenhill, B. Srbljanovic, Philippe Forest, Tadeusz Rozewicz, Tajovsky, L. Holberg, Renè di Obaldia, Marius von Mayenburg etc. Partecipa ai principali festival internazionali teatrali in Polonia, in Austria, in Ungheria, in Repubblica Ceca. Riceve il Premio “Dosky” come migliore rivelazione teatrale della stagione per la messa in scena 2005/2006 a Nitra, in Slovacchia. Attrice di vari cortometraggi e lungometraggi, prodotti dalla facoltà Film e Camera a Bratislava e dalla Televisione Slovacca. In Italia negli anni 2008, 2011 e 2013 partecipa anche al prestigioso Magna Graecia Teatro Festival con le rappresentazioni ‘Antigone nel sepolcro’, ‘Elektra’ e ‘Lunga notte di Medea’ oltre a ‘Libera i miei nemici’ al Kaluria Festival, in parallelo segue vari seminari di specializzazione di teatro tra cui ‘Pirandello tra Realtà e Finzione’ diretto da Walter Manfrè e Giardini d'Inverno - Strade perdute’ a cura di Fabrizio Arcuri. E’ docente, esperto teatrale di recitazione con conduzione di innumerevoli laboratori teatrali in Italia. Ha lavorato in diverse produzioni per Rai Tv (Rai Uno, Rai Tre, Rai Cinque).

Americo Melchionda
Attore/regista. Nato a Reggio Calabria, si diploma come attore nel 1997 presso l’Accademia D’Arte Drammatica della Calabria (Palmi) con la direzione artistica di Luciano Lucignani. Partecipa agli stage esteri del triennio di studi frequentando workshop di recitazione e regia presso  l’Accademia  Nazionale  D’Arte Drammatica  di Varsavia (tra i docenti Ryszardo Olesinski, Jan Englert, Stanislaw Gòrka, Wanda Szczuka), e agli stage europei  di cooperazione  formativa  con gli allievi  della Scuola d’Arte Drammatica di Berlino diretti da Pierre Byland. Tra i seminari di specializzazione di recitazione e regia Il giardino dei ciliegi condotto dal maestro russo Nicolaj Karpoff. Negli ultimi dieci anni alterna il suo lavoro di attore e regista sia in Teatro che in Cinema. Tra le regie teatrali: Lunga Notte di Medea di Corrado Alvaro (selezionato al Magna Graecia Teatro Festival 2013 dir. Giorgio Albertazzi) Elektra (spett.di teatro/video) di H. V. Hofmannsthal (tra le repliche Magna Graecia Teatro Festival 2011), l’Orso di Cechov, Cecè di L. Pirandello, Frammenti d’Autore da Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro, 1908 ore 05:20 Terremoto di D. Loddo, Un Curioso Accidente di C. Goldoni, Processo a Gesù di Diego Fabbri, Come Lui Mentì al Marito di Lei di G.B. Shaw, la Proposta di Matrimonio di Cechov etc. Lavora in teatro come attore con W. Manfrè, R. Guicciardini, M. Prosperi, D. Venuti, G. Scarcella, F. Però, P. Benvenuti, A. Manini etc. partecipando a diversi festival e rassegne nazionali e int. È Tra i fondatori del Pentedattilo Film Festival, Festival Internazionale di Cortometraggi, in cui riveste il ruolo di direttore organizzativo. In breve come regista per il cinema e l’audiovisivo: è tra i fondatori della Ram Film, società di produzione cinematografica, è aiuto regista del maestro Vittorio De Seta nel cortometraggio Articolo 23 prodotto per il Film   Collettivo sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani All Human Rights For All. Il suo ultimo  cortometraggio diretto, L'Umanità  Scalza  (The  Barefoot  Humanity),  è  stato  in selezione ufficiale in numerosi festival cinematografici mondiali tra cui il prestigioso Cinequest Film Festival (Oscar Qualifying Festival - Silicon Valley), vincitore tra l’altro della Honorable Mention ai Los Angeles Movie Awards 2011 e premiato allo Sqhip Film festival 2012. Sempre per L'Umanità Scalza vince la miglior regia al New York Filmakers Festival, che ha presentato lo scorso agosto le opere dei cinquanta filmakers internazionali più promettenti del 2012; Il corto è stato selezionato,inoltre, al rinomato Festival De Cine De Bogotà 2012, al Cyprus Film Festival, al Festival Internazionale del Cinema di Toluca in Messico. Tra gli altri festival: Festival L'écran S'écrit (2012, Allevard, Francia), Belize International Film festival (2012, San Pedro, Belize), Oporto International Short Film Festival (2012, Oporto, Portogallo), International Short Film Festival of Kerala (2012, Trivandrum, India), Dhaka International Film Festival (2012, Dhaka, Bangladesh), Tarapacà International Film Festival (2012, Iquique, Chile), Dakino International Short Film Festival (2011, Bucarest, Romania), Asiana International Short Film Festival (2011, Seul, Sud Corea), Pilas en Corto Festival Internacional de Cortometrajes (2011, Siviglia, Spagna).
Tra gli ultimi video realizzati e spot diretti: “Stand in G” installazione interattiva per il polo di innovazione tecnologico/ambientale NET (produzione Ram Film); i video formativi dell’Aeronautica  Militare Italiana, Campagna Promozionale  2010;  Portus Calabria, video-architettura  per il progetto Sud’Arch presentato alla decima mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Tra  gli altri  cortometraggi  diretti che  ottengono  premi e riconoscimenti in  diversi festival nazionali e internazionali: Miki (progetto Abitazioni Visionaria - Toscana Film Commission), Piccioccusu (progetto  POR Calabria),  Il Colloquio (Menzione speciale al Cinecittà Internet Festival),  il documentario  Canolo (Miglior documentario0 al Calabria Film Festival), il documentario Spagna Frontiera d’Europa. Produce il documentario “Gramsci 44” (in lavorazione) regia E. Barbucci (progetto vincitore del bando “Sensi Contemporanei”  - Sicilia Film Commission).

Domenico Loddo
scrittore e fumettista, nasce cresce e si riproduce al sud, ivi morirà. Provinciale dell’esistenza, ha all’attivo diverse pubblicazioni: “Recitativo per la Memoria“( Jason Editrice, 1999); “Esercizi Materiali” raccolta di racconti (Edizioni Città del Sole, 2007); “Frammenti Tellurici” (Edizioni Città del Sole, 2008); “Lo Sbronzo di Riace” (Edizioni Parole Appese, 2009; “Stupor Stupri” (Edizioni Città del Sole, 2012). Scrive per il teatro: “1908 ore 5 e 20: Terremoto!”, regia di A. Melchionda, produzione Officine Arti 2008-2009; “Esercizi Materiali Suite – 7 racconti in jazz” regia di G. Tramontana, 2009-2012; “La Violenza è Gradita alla Fanciulla” regia di Letizia Letza e Domenico Loddo, 2013. Per il video: scrive i testi vofe off  “Stand in G” installazione interattiva sui quattro elementi naturali (per Ram Film). Tra i premi e riconoscimenti: “Comparse” è un fumetto classificatosi terzo al concorso “Artoon’s” di Roma edizione 2000; “L’affinità del suono” è un racconto classificatosi secondo al concorso “Sulle rotte del caffè” di Genova nel 2001, con conseguente pubblicazione in una raccolta dei racconti finalisti; “Il custode dei venti” è il racconto vincitore del premio “Rhegium Julii - Inedito” edizione 2006; “Capovolto” è il racconto vincitore del Premio “San Gaetano Catanoso” edizione 2013.



 
 
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