Cells - GLOBO TEATRO FESTIVAL

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I Ediz 2014 > Spettacoli I Edizione Estiva

DOMENICA 7 SETTEMBRE ORE 23.15
Slovacchia 45' - Prima regionale - Spettacolo in slovacco sovratitolato in italiano

Cells
scritto, diretto e interpretato da Sláva Daubnerová
frammenti di testo tratti dai diari e  le  note di Louise Bourgeois
visual Concept S. Daubnerová / E. Kudláč
drammaturgia di Eduard Kudláč
supporto tecnico Viliam Daubner
produzione P.A.T. piattaforma per il teatro contemporaneo

"L'esistenza dei dolori non può essere negata. So che non posso fare nulla per eliminarli o sopprimerli. Non posso farli sparire, sono qui per rimanere".
(Louise Bourgeois, Cells, 1991)

La Performance Cely/Cells è ispirata all'omonima e celebre serie di installazioni scultoree di Louise Bourgeois (Parigi 1911- New York 2010), una delle più straordinarie rappresentanti d’arte visiva del 20 ° secolo. Cells di Louise Bourgeois è un’opera artistica creata negli anni '80: una serie di sei celle unite e separate da raggruppamenti di porte e finestre. Stanze delimitate da pareti - celle di acciaio da cui si affacciano porte e finestre di vetro, prigioni senza possibilità di fuga contenenti frammenti corporei, mobili, specchi e diversi oggetti della vita di tutti i giorni che si trasformano in documenti - reliquia. In Cells, Louise Bourgeois ricostruisce i ricordi dando loro una forma fisica. "Le sculture mi permettono di rivivere la paura, conferendo loro una forma fisica così da poterle affrontare. La paura diventa allora una realtà gestibile. Le sculture mi permettono di rivivere il passato, per vederlo in maniera imparziale e in proporzioni realistiche" (Louise Bourgeois).
L’ampio lavoro dell’artista Louise Bourgeois ed i suoi numerosi commenti scritti e orali (note , lettere, articoli, recensioni, poesie visive, interviste, dispense) e in particolare i suoi diari (scritti, disegnati, registrati), sono la fonte di ispirazione e di ricerca dello spettacolo. Eppure, la performance Cells non vuole essere una biografia d’artista.
È la storia di un "modello" di donna che decodifica il dolore. "Le Celle  (Cells) rappresentano diversi tipi di dolore: fisico, emotivo e psicologico, il dolore mentale e intellettuale" (Luise Bourgeois) . Principio chiave dell’idea che sta alla base dello spettacolo è quello di immaginare una cella come un campo isolato, dove si svolgono storie intime. Attraverso un approccio distruttivo / ricostruttivo i traumi vengono scomposti in frammenti risolvibili e successivamente ricostruiti per consentirne il loro riconoscimento e il loro superamento.


Premio Speciale della Giuria per il concetto scenico e regia al festival Nová dramma/Nuovo dramma 2007.
La performance Cells è stata rappresentata in diversi festival internazionali tra cui: Festival Performing Arts Market a Seoul, Corea del Sud; Festival Internazionale del Teatro Piccolo Inventore, Praga, Repubblica Ceca; IETM Meeting Planetario di Primavera, Bratislava, Repubblica Slovacca; Galerija Spomeniškovarstvenega centra Lubiana, Slovenia; Biennale dei Giovani Creatori d’Europa e del Mediterraneo- Biennale Puglia, Italia; Festival Mitteleuropäisches Theaterkarussell Vienna, Austria; Dramma Nová/Nuovo Festival di Teatro, Bratislava, Repubblica Slovacca;
Femfest - Festival feministički Zagabria, Croazia.

Sláva Daubnerová  

Nel 2004 si è laureata in antropologia culturale presso l'Università Komenského di Bratislava e successivamente ha conseguito un dottorato presso il Dipartimento di Studi Teatrali alla Facoltà di Arte Drammatica dell’Accademia di Musica e Arte Drammatica di Bratislava con la tesi: "Prestazione nella performance e le tendenze della performance nel teatro contemporaneo", sotto la supervisione della prof. PhDr. Jana Wild, PhD.
Dal 2006 crea diverse composizioni artistiche tra teatro e performance, ricercando innesti nel teatro di prosa con l’uso dei nuovi media, del movimento e della decostruzione del testo teatrale. Attraverso la fondazione della piattaforma indipendente professionale per il teatro contemporaneo, danza e nuovi media P.A.T. collabora nei suoi progetti con attori, danzatori, coreografi, musicisti e artisti visivi; le sue creazioni sono state selezionate  in prestigiosi festival nazionali ed internazionali, e ospitate in diversi paesi come Italia, Austria, Croazia, Slovenia, Armenia, Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Ungheria, Corea, USA, Russia.
Tra le sue performance:
Cely (Cells) ispirata all’opera omonima e ai diari di Louise Bourgeois che riceve il Premio Speciale della Giuria per il concetto scenico e la regia al festival "New Drama 2007"; Hamletmachine, installazione multimediale ispirata al testo di Heiner Muller ; Polylogue ispirata al romanzo di Jon Fosse Melancholia; M.H.L. ispirato alla vita e alle opere della regista Magda Husàkovà Lonkvencovà, che riceve il Premio Dosky "Rivelazione della stagione 2010" nel prestigioso sondaggio dei critici teatrali. Per la regia e l’interpretazione del personaggio di M.Husakovà, ottiene il Premio annuale del Fondo Letterario settore teatro e drammaturgia. Nel 2010 lo spettacolo M.H.L è premiato dal quotidiano slovacco SME.sk. come uno dei tre eventi culturali dell’anno per la categoria Teatro.
Durante il festival Le Dionisie Teatrali 2011 Slava Daubnerovà attraverso un sondaggio degli studenti della facoltà di Arte Drammatica all’Accademia di Arte e Musica, risulta essere in Slovacchia
la più popolare teatrante under 33.
Nel 2011 produce
Illuminarium: Cabinet of Curious Phenomena spettacolo ispirato ai fenomeni paranormali che riceve il premio Dosky nella categoria miglior costume della stagione 2011/2012 assegnato all’artista Marija Havran. Nello stesso anno, insieme a Pavel Graus, dirige una performance musicale Some Disordered Interior Geometries, ispirandosi all’opera di Heiner Muller, Inge Muller. L’ultima performance da solista di Slava Daubnerova, tratta dall’opera fotografica di Francescy Woodman Untitled (2012) ha ottenuto il premio Dosky nella categoria Miglior messinscena della stagione 2012/2013 ed è stata nominata nella categoria Miglior regia e Migliore attrice. La produzione, inoltre, vince il premio per il design delle luci Počin al festival KioSK 2013. Come regista ha collaborato con il Teatro Ha a Brno, dirigendo lo spettacolo Soumrak samcú. A Kosice, nel 2013 ha diretto l’opera lirica 66 Sezón del compositore Marek Piacek, tratta dal film documentario del regista Peter Kerekes.
Per il cinema: interpreta Medzi Vrstvami (2013) di Vanda Mesiarikova, Krok do tmy, 2014, regia di Miloslav Luther, " Kapor", 2013, regia di Peter Barna.
Insegna al Dipartimento di Studi Culturali presso la Facoltà di Lettere dell’Università J.A.Komenskeho e al Dipartimento di Studi Teatrali dell‘Accademia di Arte e Musica Drammatica di Bratislava.
Vive e lavora a Bratislava.



 
 
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