Venerdì 11 Novembre pomeridiana ore 17:00 | Parco Ecolandia (Nave di Teseo – Sala Spinelli)
Sabato 12 novembre ore 17:30 | Sede Ace Onlus Pellaro (Reggio Calabria)
La storia di Pendolino
Di e con Chiaraluce Fiorito
Musica originale organetto Rosaria Torcitto
Illustratore locandina Polo Toti Guagenti
Produzione Officine Jonike Arti /GTF Teatro Ragazzi
Target > 7
Ingresso € 3
“L’incantamento del Reuccio Pendolino” è uno spettacolo di Teatro di narrazione per ragazzi e
famiglie alla scoperta della favolistica di Luigi Capuana (1839-1915), scrittore, critico letterario,
giornalista, teorico tra i più importanti del verismo (di cui il suo più celebre romanzo “Il marchese
di Roccaverdina”). Lo spettacolo è una rielaborazione di “Pendolino”, racconto racchiuso nella
raccolta di fiabe “Si conta e si racconta”. Portando alla ribalta l’opera di Capuana – fervido autore
di fiabe per bambini in una prosa svelta, ricca di ritornelli, cadenze e cantilene – ha inizio il nuovo
viaggio della narratrice/attrice Chiaraluce Fiorito
che con originalità di gestualità e sonorità tramanda il racconto orale alle nuove generazioni
attraverso il recupero della memoria popolare della fiaba.
Il racconto coinvolge grandi e piccini dentro la suggestiva atmosfera della tipica fiaba popolare da
cui il teatro di narrazione attinge restituendo il dolce sapore dei racconti del tempo passato,
intorno al fuoco: la fiaba e la tecnica della narrazione appartiene all’ eredità ancestrale dell’uomo,
alla fiaba si riconosce uno strumento di libertà espressiva che consegna ricordi, intime paure e
sogni, tra mito, storia e leggenda. Quale ottimo conoscitore del suo pubblico che doveva vagliare,
credere, rifiutare i tanti modi di agire e di pensare delle fate e dei Re, c’ è un dato, un elemento
reale in tutte le fiabe di Capuana, da cui prende il via il suo perfetto meccanismo narrativo atto a
mutare in una miscela esplosiva di realtà e fantasia. E di fate e reucci e ritornelli e filastrocche e di
sapiente intreccio è ricca la fiaba proposta. La drammaturgia rivisitata possiede un doppio finale da
poter scegliere a discrezione del giovane pubblico, quello scritto da Capuana e quello rivisitato che
mette in risalto la figura di una giovane eroina.
Sinossi
Il suono di un organetto introduce il viaggio narrativo della cuntastorie / attrice Chiaraluce Fiorito
accompagnata da un unico e simbolico elemento di scena: un bastone del tempo a cui consegnare
il compito delle azioni presenti e passate per far rivivere l’atmosfera magica sprigionata da un libro
di fiabe della metà dell’ottocento, scritto dall’ illustre Luigi Capuana, sopraffino favoliere. Si conta e
si riconta di un Reuccio, il figlio del Re, colpito da un sortilegio sconosciuto ai più illustri luminari,
che nessuno riesce a dissolvere. Così l’incantamento l’incantagione o l’incantesimo che dir si voglia,
lo costringe fin dalla tenera età a muovere il busto da diritta a manca e da manca a diritta come
un pendolo, da qui il nome di Reuccio Pendolino. Per il giovane Reuccio solo l’aiuto di una strega o
fata celata e la “freccia di Freccia Frecciaio temprata a rovaio che al mondo non c’è paio”
riusciranno a svelare il motivo dell’incantamento. Così tra ritornelli e filastrocche, stregoni
buontemponi, sudditi con idee stravaganti, una pianta di rose unica al mondo, un anello perduto,
un arco, una freccia magica, un arciere alquanto stravagante e una reginotta sorprendente,
bastoni volteggianti e dolci e frizzanti note di un antico organetto, il lieto fine arriva per la gioia di
grandi e piccini.