Sabato 8 ottobre ore 21.00 Parco Ecolandia
Il mondo tra le dita
Tratto dall’opera “Novecento” di Alessandro Baricco
Con Federica Sottile
Musicista Gino Mattiani
Regia Walter Cordopatri
Produzione Scuola di Recitazione della Calabria
“Il mondo tra le dita”, monologo sperimentale e di ricerca, pone la figura di Novecento al centro di un continuo dilemma: chi è? e “di cosa ha bisogno?”. L’interpretazione del nostro protagonista Novecento non dà spazio a etichette o cliché, anzi cerca il più possibile di scavare nel profondo della sua natura, mirando a creare un filo diretto con lo spettatore fondato su verità, debolezze e fragilità, che daranno la possibilità alla scena di abbattere distanze e/o pregiudizi; il pubblico si identificherà e si legherà alla figura di Novecento, indipendentemente dal suo sesso. Novecento quindi è un uomo o una donna? È felice? Qual è la sua condizione psicologica?
Il monologo, tramite le parole di Tim Tooney, ex-trombettista del piroscafo transatlantico Virginian, narra la singolare storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Ancora neonato, Novecento venne abbandonato dentro il pianoforte della prima classe del Virginian, all’interno di una cassa di limoni T.D. e viene trovato per caso da Danny Boodman, un macchinista nero che gli farà da padre, dandogli il suo nome, quello della cassa di limoni (interpretando il T.D. come “Thanks Danny”, “Grazie Danny”) e il nome del nuovo secolo appena celebrato: il ragazzo viene chiamato Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Otto anni dopo, Danny morì in seguito a un incidente sul lavoro. Il bambino scompare misteriosamente nei giorni successivi alla morte di Danny a causa di un’ispezione della polizia sul piroscafo e quando ricompare incomincia a suonare il pianoforte per alleviare il suo dolore. Durante il primo dopoguerra, all’età di 27 anni Novecento incontra Tim, che nel frattempo viene assunto sul Virginian. Questo è l’inizio di una sincera e duratura amicizia, la quale non finirà nemmeno con l’abbandono della nave da parte del narratore. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento viene descritto dal narratore come un uomo con grandi capacità di apprendimento, che vive attraverso i desideri e le passioni altrui, che si realizza con la musica, che vive sospeso tra il suo pianoforte e il mare, con il quale è in grado di rivivere ogni viaggio, ogni sensazione gli venga raccontata dai passeggeri del piroscafo. Qualche anno dopo, Novecento viene sfidato in un duello musicale da Jelly Roll Morton, il presunto “inventore del jazz”, e riesce a batterlo, dopo che suona un’energica ma delicata sinfonia e, a opera compiuta, accende una sigaretta mettendola a contatto con le corde del piano. Un giorno, improvvisamente, in un momento che Tim definisce come “la caduta di un quadro” (inteso come un evento improvviso e casuale), Novecento rivela a lui che è intento a scendere per la prima volta nella sua vita dalla nave. La motivazione che spinge Novecento a compiere il grande passo è assurda, però: vedere il mare. Tale idea gli era stata messa in testa da un contadino inglese che, nel fiore della vita, aveva visto il mare per la prima volta, sentendone la voce; Novecento, volendo sentire questa voce, intende andare sulla terraferma, vivere per anni lontano dal mare e ritornare per sentirne la voce. Tuttavia, Novecento non scende dalla passerella e ritorna nella nave. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, le strade di Tim e Novecento si divisero, ma il ragazzo non lasciò mai la nave. Alla fine della guerra, Tim reincrocia il Virginian e, scoperto che verrà fatto esplodere, chiede ai demolitori di attendere per vedere se riesce a convincere Novecento, che non si è fatto vedere dagli addetti, a scendere. Tim ritrova Novecento, il quale però si rifiuta di scendere, spiegando anche come mai non lo fece quella volta che il “quadro cadde”: aveva paura della vastità infinita della città: un pianoforte dagli infiniti tasti in cui è impossibile creare una musica umana. Dalla musica, ma più specificamente dal pianoforte, non troverà mai la forza di svezzarsi, non riuscirà mai a superare la paura di amare e di crearsi delle radici, sopraffatto dalla paura di non riuscire a vedere neanche lontanamente una fine nel mondo al di fuori del piroscafo; perciò dedica la sua esistenza a suonare allo scopo di sgravare i cuori dei passeggeri dalla paura dell’immensità dell’oceano. Piuttosto che raggiungere un compromesso con la vita, preferisce incantare i propri sogni, le proprie speranze, e lasciarsi esplodere, una volta che va dismesso, col transatlantico che per tutta la vita ha conosciuto i suoi timori e custodito i suoi desideri
Walter Cordopatri – regista
Da Maggio 2016 Walter Cordopatri è il Fondatore e Direttore della SRC – Scuola di Recitazione della Calabria che mira diventare un punto fermo nel panorama dell’interpretazione dell’intero Mezzogiorno. Nel 2012 si diploma come attore alla Scuola Nazionale di Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia studiando con maestri del calibro di Giancarlo Giannini, Mirella Bordoni, Giovanni Veronesi, Vito Mancusi, Mario Maldesi, Furio Andreotti, Alessio Di Clemente, Eljana Popova, Daniele Luchetti e assicurandosi. Il suo primo lavoro nel 2009 è il video musicale di Elisa Toffoli “ Broken”. Nel 2011 è il protagonista de “Il Caffè”, di Paco Treglia, un cortometraggio che affronta le difficoltà relazionali di coppia, grazie al quale vincerà il premio di Miglior Attore al Festival di Ferrara. Nello stesso anno interpreterà in diretta nazionale su Rai Radio 3 “Radio Drammi”, una serie di letture di testi riguardanti i 150 anni dell’Unità d’Italia, diretti da Sergio Pierattini. In quest’anno scrive e interpreta “ 30 e Lode” diretto da Salvatore Romano, un cortometraggio girato nel Comune di Rizziconi che affronta la tematica della meritocrazia all’interno dell’ambiente universitario. Sempre nel 2012 gira “Undici”, un video musicale, diretto da Marco Risi in omaggio ai Principi Fondamentali della Costituzione. Nel 2013 è a teatro con “Canale Mussolini” diretto da Clemente Pernarella, tratto dal Premio Strega Antonio Pennacchi, in cui interpreta il protagonista del romanzo, Pericle Peruzzi. Nel 2014 è il protagonista di “ Blush”, un cortometraggio sul pregiudizio umano, attraverso cui vincerà il premio come Miglior Attore Protagonista al Napoli Cultural Classic e all’Azzurra Film Festival; nello stesso anno è sceneggiatore e attore protagonista de “ La notte non fa più paura” opera prima di Marco Cassini sulle drammatiche vicende del Terremoto d’Emilia Romagna, presentato in Anteprima Mondiale al Parlamento Europeo di Bruxelles, alla Festa del Cinema di Roma 2016, vincitore del Valdarno Cinema Fedic 2016 e del Social World Festival come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura. (13-23 ottobre). Nell’agosto 2015 vince il Premio Omero (disegnato dal grande maestro Gerardo Sacco) come MigliorAttore Esordiente Calabrese per “La notte non fa più paura”. Dall’11 settembre 2015 a tutto il 2016 va inscena con il monologo teatrale “Io, Francesco di Paola”, scritto da Salvatore Romano.A dicembre del 2016 è protagonista in scena con “C’era un ragazzo che come noi” di Antonio Salines, spettacolo teatrale sui 40 anni dalla scomparsa di Francesco Vinci, vittima innocente di mafia. Nel 2017 è nella fiction Taodue dal titolo Solo 2 trasmessa su canale 5, inoltre collabora come Acting Coach sul film prodotto da Sky “The Miracle” di Francesco Munzi. Nel 2018 è nel cast di Zero Zero Zero, serie televisiva prodotta da Cattleya per Sky, Canal+ e Amazon diretta da Stefano Sollima. Il 2019 lo vede nel cast di “Calibro 9”, film d’azione del regista Tony D’Angelo per Minerva Production. Nello stesso anno è tra gli interpreti del film “L’Incontro” diretto da Salvatore Romano e prodotto dalla Marvaso Production Films. Nel 2020 partecipa al film “Weekend” diretto da Riccardo Grandi e prodotto da Camaleo. Nel 2021 è tra i protagonisti del film “Crazy for Football” diretto da Volfango De Biasi e prodotto da Mad Entertainment e Rai Fiction. Sempre nel 2021 gira “Tutta colpa della fata Morgana” diretto da Matteo Oleotto e prodotto da Rai Fiction.
Federica Sottile
Giovane attrice Diplomata nel 2020 presso la SRC – Scuola di Recitazione della Calabria.
Segue vari workshops di recitazione con Francesco De Vito, Eljana Popova, Vlamidir Bouchler; di Musical Theatre con Silvia di Stefano; di espressione corporea, Bharatanatyam e danza interpretativa con Suhaee Abro. Tra le sue esperienze teatrali: “Innocenti – Il nostro cuore rifiuta il silenzio”, regia di Renata Falcone; “Rebound. La storia che non deve più ripetersi”, regia di Santo Nicito; “Nulla è più dolce d’amore – Omaggio a Nosside di Locri” regia di Daniela Marra; “Nascita e resurrezione di Cittanova” regia di Antonio Salines. Partecipa come interprete al film “L’incontro” regia di Salvatore Romano,produzione Marvaso Production Films; al cortometraggio “Essere di più” regia di Walter Cordopatri, produzione SRC. Nel Febbraio 2021 partecipa come protagonista al cortometraggio “Il primo giorno” regia di Salvatore Romano, con Giorgio Colangeli, produzione SRC.