SABATO 7 OTTOBRE 2023 ORE 21.00 | Teatro “San Bruno” Via Manfroce Reggio Calabria
Di e Con Andrea Puglisi
Regia Benedetta Nicoletti
E con la partecipazione di Christian Bruno
Liberamente tratto da “Le avventure di Nuzzu Millarti” di Francesco Montalto
Spettacolo vincitore del Premio “Più a Sud di Tunisi” per l’interpretazione, la drammaturgia e la regia
“Raccontate questa storia ai bambini, agli adulti e a chiunque abbia voglia di ascoltarvi. Raccontate che Paolino è partito in guerra, che la guerra non si dimentica facilmente, ricordate a tutti che Paolino è esistito ed è tornato!”
Uno spettacolo teatrale nato dopo l’incontro avvenuto il 2 Agosto 2017 con il signor Paolo Montalto, reduce dei combattimenti sul fronte africano avvenuti durante la seconda guerra mondiale, che, all’età di 98 anni e supportato da un’incredibile lucidità mentale, ha rilasciato un’intervista al giovane attore e autore Andrea Puglisi. Si è parlato della sua incredibile vita, della sua capacità di praticare una serie infinita di arti e mestieri (Millarti ovvero mille-arti) e si è parlatodella crudeltà della guerra. Supportato dal libro di memorie “Le avventure di PaulinuzzuMillarti” (dove si parla della vita di Paolino) realizzato dal figlio Francesco Montalto e aiutato dagli appunti scaturiti dall’intervista, l’attore Andrea Puglisi realizza il testo. Nel 2021 Algra Editore, interessata al progetto, si propone di pubblicare il testo dello spettacolo accorpandolo alla collana “copioni teatrali”; in brevissimo tempo tantissimi libri sono stati venduti in Italia e all’estero. Di prossimo debutto internazionale nei Paesi Baschi, lo spettacolo arriva per la prima volta a Reggio Calabria per il Globo Teatro Festival. Uno spettacolo che nasce dall’esigenza di preservare la memoria e dall’importanza di tramandare attraverso il teatro, in un’epoca storica che sembra aver dimenticato gli errori del passato, microstorie di donne e uomini vissuti in periodi drammatici. Una piccola perla nata dalla creatività di due giovani artisti, l’uno siciliano, l’altra calabrese. Lo spettacolo parla di guerra e parla di storia. La stessa storia che i ragazzi, oggi, ignorano; la stessa storia che gli adulti sembrano non ricordare. Registrazioni audio di eventi storici, dichiarazioni originali di guerra (audio istituto Luce), registrazioni dei comunicati ufficiali in lingua originale della fine del conflitto, attraversano la creazione scenica con un lavoro di ricerca sonora, intervallandosi e sovrapponendosi alla recitazione dell’attore che impersona Paulinuzzu. Anche la colonna sonora ripercorre cronologicamente la narrazione, passando dalle musiche dei primi anni ’10 fino alle musiche del ventennio fascista per scivolare fino a Spring Waltz di Chopin. Riflettere per mezzo dell’arte scenica sulla tragedia della guerra, sulla necessità e bellezza della pace e sulla qualità del perdono, rappresenta un contributo per alimentare la speranza nella costruzione di un futuro migliore, di una vita serena e di un mondo senza guerra.
Sinossi
“…Aerei francisiarrivunu do mari! Sveglia picciotti, aerei francisiarrivunu do mari!! Fuoco di sbarramento dalle contraeree. Cascau u primupassamu a l’autru! Fumuniùru dal motore posteriore…” Lo spettacolo tratta le vicissitudini di Paolo Montalto, abitante della cittadina marinara di Portopalo di Capo Passero, in Sicilia, reduce dalla Seconda Guerra Mondiale. Classe 1918, all’età di 20 anni viene chiamato a svolgere regolarmente il servizio di leva militare per fare probabile ritorno a casa (cosi come imponeva la legge di quegli anni) dopo 24 mesi. Imbarcato presso il caccia-torpediniere “Borea” in qualità di nocchiere e marinaio di manovra, partecipa al primo attacco italiano contro l’Albania poco prima dello scoppio del conflitto mondiale. Durante il periodo di formazione militare mentre il giovane Paolo si trova a Tobruk, in Africa, il 10 Giugno 1940, Benito Mussolini dichiara guerra a Francia e Inghilterra. Paolino entra così a far parte del conflitto più sanguinoso della storia. “…Ava fattu si e no ducentu metri da banchina do portu, Roberto. Suona la sirena, no nessun falso allarme. Bombardieri nemici all’orizzonte. Rapaci assitati di sangu…” Rischia di perdere la vita dentro un sommergibile italiano per via di un’avaria al motore, assiste alla morte di Italo Balbo, governatore italiano, “erroneamente” abbattuto dalla contraerea italiana; perde i suoi più cari amici uccisi davanti ai suoi occhi dalle forze nemiche. Dopo mesi di attacchi, irruzioni e bombardamenti, viene ferito al piede sinistro da una scheggia vagante e nel giro di pochi giorni viene fatto prigioniero dai soldati inglesi e australiani che avevano spinto le armate italiane a ridosso delle coste africane. Viene portato al campo di lavoro di Zonder Water in Sud Africa che “vantava” la presenza di oltre 100.000 soldati italiani. La grande presenza di fulmini al campo causava la morte di soldati, prigionieri e sentinelle che venivano inceneriti dalle saette che riempivano l’aria. Dopo molti mesi al campo di lavoro, viene chiamato a lavorare presso la tenuta di Mr. Jan Van Niecherck, un allevatore olandese, ricco possedente di mandrie nelle terre dei diamanti africani. La sua permanenza alla farm di Van Niecherck dura diversi anni e poco prima che il padrone lasci in eredità le proprietà a Paolino (che era diventato per lui come un figlio), un giorno di Febbraio del 1946, viene accompagnato alla stazione dalla polizia inglese che lo obbligò a tornare in Sicilia.
Dicono dello Spettacolo
“Finalmente teatro giovane che si ispira alla migliore tradizione classica senza birignao e con ottima regia.” Massimiliano Castellani giornalista quotidiano Avvenire:
“Un bellissimo e commovente spettacolo con un “professionalissimo” interprete e una regia impeccabile per una storia vera e straordinaria di un’Italia scomparsa dove tutto era semplicità forza d’animo e spesso eroismo.” Ernesto Bassignano cantautore, giornalista e conduttore radiofonico italiano:
“Puglisi ha emozionato, strabiliato la platea. In una parola: ha convinto tutti.” Gazzetta del Mediterraneo
“La guerra di PaulinuzzuMillarti, di e con Andrea Puglisi, strepitoso nella sua performance, supportato dalla regia magistrale di Benedetta Nicoletti. Il pubblico, molto numeroso e attento, ha confermato la bontà della nostra scelta.” Giuria del Premio Più a Sud di Tunisi:
“Abbiamo subito creduto in Andrea Puglisi: e’ bastato sentirlo una sola volta, durante un’intervista per il quotidiano La Sicilia, per capire che il suo monologo su PaulinuzzuMillarti avrebbe avuto grande successo. Non mi sono e non ci siamo sbagliati. Merito anche di una regia, quella di Benedetta Nicoletti, curata in ogni particolare” Sergio Taccone giornalista del quotidiano “La Sicilia”